Ma che ne sanno i duemila? Giovani elettori per una vecchia politica

Questa politica riesce a stare al passo con tempi in costante mutamento?

Cristina è nata nel 2000, ha da poco compiuto 18 anni e il prossimo #4Marzo voterà per eleggere i suoi rappresentanti alla Camera dei Deputati.

Lo so...la cosa inizia a farvi sentire particolarmente vecchi e, come tali, sentite sulle spalle il peso della responsabilità di richiamare all’ordine una generazione apparentemente svogliata, disinformata, socialmente disimpegnata, senza particolari passioni che durino per un tempo superiore ad un click e, soprattutto, totalmente disinteressata alla questione politica.

Ma la vera domanda è: questa politica riesce a stare al passo con tempi in costante mutamento? 
#Millennials sono il volto di una generazione precaria che vive ad una più breve distanza in anni luce da Marte che dall’età pensionabile, gravitando in un presente effimero e frustrante dove la parola chiave è “apparenza”.

Eppure collegandoci alla WiFi e scorrendo i post sulle nostre ‘home’ finiamo per vedere sempre le stesse facce e sentiamo sempre le stesse parole ormai da anni; crediamo che la politica non sia capace di cambiare ed adeguarsi ai tempi (perlomeno) per evitare di incappare sempre nei suoi stessi storici errori.

La nuova rubrica di Acli Provinciali di Pisa va ad indagare proprio questo spaccato di circa un millennio tra l’elettorato della “fibra ottica” ed una classe politica in “56K”.

#Machenesannoi2000 del posto fisso, di una “Repubblica Democratica fondata sul lavoro” o della Prima Repubblica, del Compromesso storico, dell’inflazione, di Tangentopoli, della Lira o dei trattati internazionali che ci hanno resi sempre più Cittadini d’Europa e del Mondo? 
Chi o cos’è lo Stato per i giovani di oggi? 

Cercheremo di spiegarlo attraverso questa guida fatta da giovani per giovani attraverso un’indagine del disagio, ma soprattutto delle potenzialità di una generazione tanto denigrata quanto, forse, incompresa perché abbandonata ad un mondo sempre più “piccolo”, ma con voragini socio-relazionali sempre più ampie.

Quale che sia il mezzo o la velocità della nostra connessione, l’obiettivo è quello di arrivare alle prossime elezioni un po’ meno confusi e un po’ più consapevoli; un po’ meno distanti e, tutti, un po’ più cittadini dell’Italia che verrà.