LA PASSIONE DI GESÙ

Passione: patire ma anche appassionarsi, il pathos… senti e fare nostre le sofferenze di chi è più provato in questo tempo, sia dal virus che dalla povertà purtroppo destinata a crescere


Gesù si trova alle prese col male, quasi si addensa su di lui tutto il male, la cattiveria, l’infedeltà, l’odio che c’è nel mondo, il peccato del mondo…
Tutta la vita di Gesù è stata contrastare il male:
- Le malattie, con le tante guarigioni, fino a liberare dalla morte Lazzaro, la figlia di Giaro, il figlio della vedova di Naim
- La fame, sfamando le folle
- I pericoli, calmando la tempesta
- I peccati, la vita vissuta facendo del male a sé o ad altri: Zaccheo, la samaritana, l’adultera…
Ma ora quel male che Gesù ha combattuto negli altri si condensa su di lui: il male fisico, attraverso le percosse e poi la croce, con cui tanti infieriscono su suo corpo. Ma anche il male morale: il tradimento di Giuda, il rinnegamento di Pietro, il voltafaccia della folla che gli preferisce Barabba.
Addirittura il cosmo pappare pervaso da segni di male al momento in cui Gesù è crocifisso: si fa buio sul mondo intero e, racconta Matteo, la terra è scossa da un terremoto.
Gesù è condannato all’impotenza, incapace di operare (mani e piedi inchiodati) e addirittura provocato dai capi religiosi a salvare sé stesso come aveva salvato altri…
Può fare una cosa sola: continuare ad amare, quello che ha fatto il tutta la sua vita… fino a chiedere il Padre di perdonare i suoi carnefici.
Stiamo vivendo questa domenica della Passione in modo diverso. Non può essere la festa di popolo con la benedizione dell’ulivo degli altri anni, a calci ci manca la solennità della Messa celebrata nello splendido cortile della Certosa…
Mancherà anche l’olivo benedetto, l’importante è che ciascuno porti nel suo cuore il desiderio di incontrare Gesù, di andargli incontro come le folle a Gerusalemme, di provare a vegliare con lui nel Getsemani, di stare accanto a Maria sotto la croce…
E soprattutto sentiamo come la passione di Gesù è drammaticamente vera in tutte le persone colpite dal virus… e anche in tutti quelli che più stanno subendo le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria: i malati, gli anziani in fermi, i disabili, i senza fissa dimora, i carcerati…
E facciamo con generosità quanto ciascuno può fare per aiutare chi sta peggio di noi, in particolare sosteniamo l’iniziativa della SPESA SOSPESA per contribuire agli aiuti alimentari per le famiglie più povere.

Don Antonio Cecconi - Assistente Spirituale Acli Pisa