Con il mese aprile l’Inps ha cominciato a liquidare le tanto attese pensioni con Quota 100, realizzando intanto le aspirazioni dei lavoratori del settore privato che hanno raggiunto il traguardo di 38 anni di contributi e 62 anni di età entro la fine del 2018. Chiediamo al Responsabile del Patronato ACLI di Pisa, Simone Fulghesu, un primo bilancio su questi mesi di attività.
“Con la nuova legge su Quota 100 abbiamo più che triplicato il lavoro nei nostri uffici in questi primi mesi dell’anno - racconta Fulghesu - con una percentuale rilevante di richieste provenienti dal pubblico impiego, specialmente dal comparto scuola ed in maggioranza donne.”
“Quota 100 è sicuramente le novità previdenziale che, in questa prima fase, ha catalizzato di più l'attenzione ed lavoro dei nostri operatori, ma non è l’unica possibilità di uscita anticipata per i lavoratori: “opzione donna”, “lavoratori precoci”, “lavoratori usuranti”, “APe sociale”, per citare le più importanti, sono opportunità su cui si sono accesi meno i riflettori e sui cui, proprio per questo, merita fare ragionamenti approfonditi".
"Tutti i giorni negli uffici del Patronato Acli di Pisa constatiamo che la consulenza dei nostri operatori è il valore aggiunto che il cittadino maggiormente ricerca. La persona deve poter scegliere con serenità il proprio progetto di vita. In questi mesi di riforme annunciate prima a mezzo stampa, poi con lo strumento provvisorio del decreto legge, abbiamo assistito prima all'euforia poi allo smarrimento dei nostri utenti. Fortunatamente la conversione in legge ha sciolto tutta questa tensione, ma resta il valore aggiunto di una consulenza, direi un accompagnmento alla pensione, fatta da persone esperte ed affidabili. Non posso non ringraziare i miei colleghi che hanno saputo fronteggiare una vera e propria "emergenza", riuscendo ad essere sempre all'altezza della situazione e adoperandosi per accogliere il più possibile le persone"
"Tanti sono i lavoratori maturi passati negli uffici in queste settimane che hanno deciso di accedere al pensionamento anticipato per dedicare più tempo ai propri nipoti, alla propria famiglia, mettendo sulla bilancia della scelta il fattore economico e il fattore affettivo a favore di quest’ultimo.
Il dato economico non è l’unica variabile che viene presa in considerazione per andare in pensione prima. Quando si avvicina un utente dobbiamo cercare di capire chi abbiamo davanti, le sue esigenze, le sue attese, ciò che maggiormente ha a cuore, prospettandogli tutte le variabili possibili, senza tralasciare nulla, mettendolo in condizione di scegliere con consapevolezza.
Va sicuramente in questa direzione - ha concluso Fulghesu - il test online di autovalutazione #inpensioneprima disponibile sul nostro sito www.patronato.acli.it per una prima verifica sui requisiti e sulle opportunità per accedere prima alla pensione. Si tratta di uno strumento semplice e facilmente accessibile ma al tempo stesso efficace perchè predisposto con il rigore che caratterizza i nostri esperti. All'esito del test potrà seguire un appuntamento personalizzato con i nostri consulenti, perché la pensione è un momento importante della vita e nulla va lasciato al caso”
