Missione ACLI a Gerusalemme, diario della Terra Santa

Un viaggio ti porta altrove, la Terra Santa ti riporta a casa. Oggi abbiamo iniziato un tragitto che ci ricondurrà alla radice della nostra fede che trasforma la parola in immagini, luoghi e volti.

Si è concluso il pellegrinaggio degli aclisti in Terra Santa, all’interno degli eventi per i 75 anni della fondazione dell’associazione. Quattro giorni ricchi di visite, di momenti di preghiera e anche di incontri. Tra gli incontri, quello con padre David Neuhaus vicario del Patriarcato latino per i cattolici di lingua ebraica. Domenica 24 novembre il gruppo degli aclisti ha visitato i luoghi più significativi di Betlemme insieme al Caritas Baby Hospital. Al pellegrinaggio hanno partecipato circa 100 aclisti provenienti da tutta Italia insieme al presidente nazionale, Roberto Rossini. Pubblichiamo alcune foto del viaggio e il diario del pellegrinaggio firmato dal responsabile esteri delle Acli Matteo Bracciali.

Un viaggio ti porta altrove, la Terra Santa ti riporta a casa. Oggi abbiamo iniziato un tragitto che ci ricondurrà alla radice della nostra fede che trasforma la parola in immagini, luoghi e volti.

La storia di questo territorio si legge nella vita quotidiana: la strada 433 che collega l’aeroporto di Tel Aviv con Gerusalemme percorsa con la luca del tramonto è suggestiva come il racconto che porta con sé. Un passaggio obbligato tra il territorio palestinese e israeliano, quasi una galleria tanto sono possenti i muri che la costeggiano. Simbolo di quanto sia stretta la via della pace. Quanto stride questa immagine con la meta di ogni  pellegrino, la Città Santa, dove la nostra fede si innerva.

Questo viaggio è anche l’incontro nel giardino del Vangelo, un’aiuola che ha prodotto tanti fiori, tutti bellissimi: uno è di certo la Cattedrale anglicana di San Giorgio, dove abbiamo celebrato la prima Eucarestia del nostro viaggio in comunione con i nostri fratelli nella fede.

Il primo giorno passa veloce, nel silenzio e nella calma dello Shabbat.

sabato 23 novembre

“Restate qui e vegliate con me”.

Andare al cuore dell’esperienza cristiana è l’obiettivo del pellegrinaggio. Nel nostro viaggio attraverso il Wadi el-Quelt abbiamo riscoperto l’importanza del monachesimo nella storia non solo della fede ma della nostra civiltà. Un'esperienza di silenzio nell’attraversare il deserto che da Gerusalemme scende a Gerico, la città più antica del mondo. Sospesi nel tempo e nello spazio, abbiamo fatto per un giorno memoria dell’amore di Dio: al Dominus flevit, sul Monte degli Ulivi in cui si ricorda il pianto di Gesù davanti alla Città Santa e poi nel Getsemani. 

“Restate qui e vegliate con me”. La celebrazione dell’Eucarestia al Romitaggio ci ha aiutato a comprendere la forza dell’amore di Dio prima di scendere alla basilica che custodisce la pietra dove “il suo sudore si trasformò in grandi gocce di sangue”.

domenica 24 novembre

La luce del mattino che illumina la cupola d’oro è miracolo che si rinnova ogni giorno. Immersi nei profumi e nei colori del quartiere vecchio di Gerusalemme, la spianata del tempio è il simbolo di una città che trascende la propria dimensione. Ebrei e musulmani, a pochi metri, pregano nei luoghi più sacri della fede come in equilibrio fra cielo e terra.

E ancora qualche metro più in là la Via Dolorosa, fino alla basilica del Santo Sepolcro, morte e resurrezione di Gesù, il mistero della nostra fede.

Ad ogni angolo la Città Santa racconta la storia  di mondi che si incontrano e si incrociano, in una scala di grigi che rende questa terra indimenticabile. Una terra, però, dove l’odio rischia di soffocare la bellezza.

lunedì 25 novembre

L’Eucarestia nella chiesa melchita e l’incontro con Maria Chiara Ferrari responsabile delle Piccole Sorelle di Gesù, con un toccante quadro di fede, impegno e incontro chiudono il nostro pellegrinaggio in Terra Santa.
Una terra di trascendenze dove cielo e terra si avvicinano e sembrano fondersi al tramonto di ogni giornata. Una terra di contesa che non trova pace in cui la convivenza tra i popoli è ancora lontana. La terra delle radici della nostra fede, delle nostre identità.

Matteo Bracciali - Responsabile esteri Acli