VERSO UN NATALE DI SPERANZA

Qualche pensiero all’inizio dell’AVVENTO

Subito dopo NATALE avrà inizio il GIUBILEO DELLA SPERANZA. Possiamo cominciare a vivere in questi giorni una duplice preparazione: al Natale e al Giubileo.

La speranza è guardare avanti, chi spera ha una meta e la vuole raggiungere. Natale suggerisce la meta di Betlemme, il cammino di Maria e Giuseppe. La loro meta non è tanto il censimento, ma il bambino che sta per nascere e che è – per loro, e in prospettiva per il mondo intero – motivo di speranza. Per chi crede, la più grande speranza!

Betlemme nel racconto biblico diventa meta di speranza per altri: per i pastori, per i magi, in prospettiva per ogni credente, per ogni cercatore di speranza… Andare a Betlemme percorrendo cammini diversi, diversamente motivati e con sviluppi diversi, ma occasione per tutti e per ciascuno di un incontro, di una presenza che può lascare un segno nella vita.

Proviamo ciascuno a pensare alla propria vita: sono capace di sperare? Ho voglia di sperare? Deve cambiare qualcosa in me per continuare (o per ricominciare) a sperare? E che cosa spero? Spero da solo? Condivido con altri una speranza? Conosco (ho conosciuto…) qualche autentico portatore di speranza?

E poi provo a guardarmi intorno: vedo più disperazione o più speranza? Nel mondo dilaniato dalle guerre… Nelle terre da cui si fugge per continuare a sperare… Nella società in cui vivo e in cui crescono violenza, egoismo, povertà, superficialità…

Andare verso il Natale potrebbe aiutarci a fare nostra, almeno un po’, la speranza di Maria e di Giuseppe: una speranza da poveri che sanno in CHI sperare, che anche di fronte alla prova dura non smettono di sperare.

Andiamo verso il Natale e verso il Giubileo provando ad accorgerci che forse anche vicino a noi, accanto alla povertà delle statistiche, ci sono altri poveri (di beni… di salute… di cultura… di compagnia…) che tuttavia sanno sperare, riescono a sperare, tentano di sperare, sperano di sperare…

Abbiamo un po’ di giorni davanti per prepararci ciascuno al suo Natale nel segno della speranza: alleniamoci a sperare, alimentiamo in noi la speranza cercando qualcosa di essenziale in più e di superfluo in meno, qualcosa che ci aiuti a “crescere dentro” …

E alleniamoci a sperare insieme a qualcun altro, a chi spera nonostante tutto (una malattia, un dolore, la povertà …), prepariamo il Natale facendo qualcosa per dare speranza a un fratello o a una sorella tentati dalla disperazione… Camminiamo insieme a uno, a una di loro, con Maria e Giuseppe, verso Betlemme.

Buon AVVENTO di SPERANZA!